Cosa fare per il restyling del sito web aziendale

Professionisti, negozi, aziende: ogni partita iva sul mercato oggi ha pubblicato un proprio sito web.

Dalla pubblicazione del sito, viviamo il felice sogno per cui se qualcuno è interessato ai nostri servizi o prodotti offerti, arriva sicuro sicuro sul nostro sito e contatta senza indugio alcuno l’azienda o il professionista. Mi spiace, ma devo riportarvi con i piedi per terra.

Ve la metto in questi termini…

Se voglio uscire con una ragazza (meglio, volevo, altrimenti mia moglie avrebbe qualche cosa da dire) cercherò di fare di tutto per colpirla positivamente: telefonate, attenzioni, uscite e così via. Porrò attenzione a come mi vesto e a come parlo, presterò attenzione ai suoi comportamenti per capire quali sono le cose di me che le interessano e quali non sopporta. Ma, indovinate? Non sarò l’unico a farlo!

Ci saranno altri uomini interessati e agiranno anche loro in maniera da superare le mie azioni e porsi maggiormente in evidenza rispetto a me.

Non crediate che queste siano delle forzature per far passare un concetto: è la nostra mente che lavora così. Se ci interessa qualche cosa facciamo di tutto per ottenerla.

 

due cavalieri combattono. Immagine creata con AI
immagine creata con AI

 

Cosa centra la competizione con il rifare un sito?

Quando ragioniamo in termini aziendali, possiamo analizzare tutti i dati, chiedere la collaborazione dei più grandi creativi, ma partiamo sempre dal presupposto che la nostra mente ragiona così. E se cerchiamo di accaparrarci un cliente dobbiamo sapere che ci sarà un concorrente che farà altrettanto, cercando di acquisirlo prima di noi o di sfilarcelo da sotto il naso nel caso del cliente già acquisito.

Ad ogni azione che viene fatta da un’azienda, corrisponde una qualche altra azione dei concorrenti. Vale anche per la pubblicazione di un sito. Quanto più questa operazione è ficcante, tanto più lo saranno le azioni dei concorrenti. Qualche esempio di vita vissuta?

  • La pubblicazione di un sito vetrina porterà i concorrenti probabilmente solo ad azioni di visibilità
  • Un sito nuovo per illustrare importanti novità commerciali, spingerà la concorrenza ad attuare le stesse scelte: scontistiche, open day, promozioni, test su nuovi prodotti, e così via

Queste azioni sono più lente e macchinose quanto più l’azienda appartiene ad un mercato BtoB di nicchia, come valvole termostatiche o vetri per il settore dell’arredamento.

Più il mercato si apre ad una concorrenza più ampia o si tratta di mercati BtoC, tanto più queste operazioni saranno più veloci e potenzialmente pericolose.

 

Il senso di rifare il sito web aziendale

 

Questo è stato un lungo preambolo per dire che pubblicare un nuovo sito senza poi controllare come lavora, se converte, come viene visitato è un dispendio di energia e di soldi senza senso.

Ma il vero spreco è non fare di tutto prima della pubblicazione per far sì che il nuovo sito sia il massimo che si possa avere.

A monte di tutto deve essere presente una strategia, unica, differenziante, soprattutto una strategia valida per ogni elemento di comunicazione, non certamente solo per il web. Deve essere trasmessa la vera ragione per cui un cliente dovrebbe approcciare l’azienda; non un prezzo, non un servizio, ma il vero motivo per cui ci si può fidare di noi.

Se il sito già in uso dalla vostra azienda non rispetta questo…è il momento di rifarlo.

 

Chi se ne occupa quindi?

 

La tecnologia nell’ambito web sapete tutti a che velocità cambia e si evolve. Un sito di anche solo 5 anni fa nel migliore dei casi va rivisto; più facile che debba essere rifatto. Cosa valutare? Facciamo un piccolo (spero per voi) elenco degli aspetti da prendere in considerazione.

  • Piattaforma da utilizzare

    Piattaforma esistente (ce ne sono almeno tre normalmente utilizzate) o programmazione nativa da parte della software house. Dilemma.

  • Grafica

    Le tendenze grafiche possono far diventare un sito vecchio in pochi mesi. Se non siete un’azienda che necessita cambiare il proprio sito prima che abbia un anno di vita, dovete tenerlo in considerazione per scegliere delle proposte grafiche non troppo spinte.

  • Copy

    Va costruito un testo che sia facilmente leggibile, che presenti l’azienda per step con eventuali approfondimenti, che tenga in considerazione le tendenze di ricerca del web e le parole chiave della vostra attività, e tutto questo senza che la lettura subisca difficoltà.

  • Questi due elementi appena elencati vanno anche fatti lavorare insieme: font da utilizzare, corpo dello stesso, dimensione del testo, dimensione del blocco del testo. Vado avanti?
  • Aspetti legali

    GDPR, cookies, privacy, tutti aspetti che se non gestiti professionalmente possono portare danni, anche economici, importanti.

  • Fotografie, grafiche e illustrazioni

    Quanti di voi hanno siti con immagini scaricate incoscientemente dal web? Sapete, vero, che non potete farlo? Esistono i diritti d’autore.

  • Metriche

    Se avete un sito e non sapete quante persone lo visitano, cosa lo avete fatto a fare?

  • Analisi concorrenza

    Ogni 6 mesi va fatto un controllo sulle operazioni che i vostri competitor hanno messo in atto per contrastare l’impatto che il vostro sito ha avuto al momento della pubblicazione

Mi fermo prima di parlare degli e-commerce, non vi voglio rovinare ulteriormente la giornata.

Avete capito come servano diversi professionisti, anche per il sito web più semplice che però sappia esprimere la vostra unicità.

A monte di tutto ci deve essere una strategia, senza di questa i collaboratori opereranno al loro meglio, ma ciascuno mettendoci il suo, con il rischio di creare alla fine un accrocchio di contenuti con poco senso. Devono essere ben coordinati per portare a termine un progetto che abbia un senso.

E il collante che terrà sempre insieme tutto è…la strategia.

E chi la sa delineare.

Proviamo insieme a vedere se il vostro sito dimostra ciò che vi differenzia? Ecco alcune domande da porsi