Quali sono le PMI che cerco?

Credo di adattarmi con molta elasticità al cliente che ho di fronte, nella mia vita professionale mi è capitato di collaborare con negozianti così come con multinazionali.

L’elemento che ha sempre distinto queste collaborazioni è la disponibilità dei miei referenti nel comprendere come il lavoro che avrei svolto non sarebbe stato svolto in maniera “classica”, anzi, venivo (e vengo ancora oggi) contattato proprio per questo motivo. Dico sempre ai miei clienti di mostrare la loro personalità in quanto questa è l’unico elemento distintivo reale dai concorrenti. Quindi devo fare la stessa cosa. Sono una persona a cui piace capire gli altri. Attenzione, niente psicologia (non ne ho le competenze), nessun utilizzo di corsi sull’utilizzo della parola per convincere i miei clienti, niente di tutto ciò: solo ascolto attivo. Quando incontro gli imprenditori vedo da un lato persone fiere di ciò che hanno fatto, di ciò che hanno creato. Dall’altro lato ho spesso davanti persone che hanno paura, paura di perdere la propria azienda, di perdere la loro credibilità, di perdere la fiducia dei propri clienti. La responsabilità che sento a volte è elevata: in questi casi non si tratta di trovare una nuova idea per vendere di più, ma di dare una soluzione ad un imprenditore per uscire da un gorgo in cui non solo la sua azienda, ma prima di tutto lui stesso, si è infilato. Prenderlo per mano, dimostrargli gli errori che sta facendo con le sue scelte e trovargli la strada giusta in comunicazione, sua e di nessun altro.

Siamo abituati a fare affari con le persone, non con i marchi, le persone che abbiamo davanti devono acquisire la nostra fiducia per chiudere un affare. La reale diversità tra le aziende, quella che dovrebbero perseguire in comunicazione, nasce dalle persone che quella azienda la vivono e da come sono in grado di trasmettere la loro passione.

Questi sono i clienti che cerco, queste sono le persone che cerco. Cerco l’artista di strada canadese per aiutarlo a creare Le Cirque du Soleil, cerco i due folli che lasciano il posto fisso in un’azienda di successo per inseguire un sogno e creare Nice. Cerco le persone per cui posso fare la differenza, persone che comprendano che non sono uno “Yes Man” e che dalla diversità nascono le idee brillanti e i progetti più interessanti.

Se ti senti un visionario, sono la persona giusta, ti aiuterò ad ampliare la tua visione.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments