Scrivere è un’arte

La scrittura è la rappresentazione visiva della nostra vita: i segni grafici che abbiamo imparato fin da piccoli a scuola, infatti, sono il mezzo imprescindibile per far sapere agli altri qualsiasi aspetto inerente la nostra o l’altrui esperienza. È la radice del ricordo e il punto di partenza per le aspettative future; è la spiegazione di un proprio pensiero o punto di vista su un argomento, la didascalia che chiarisce un’immagine, il sottotitolo che traduce le parole di un oratore che sta parlando una lingua diversa dalla nostra; è il claim che spinge all’acquisto; è il discorso scritto per un politico, è l’atto del notaio, la spiegazione nella fattura del fornitore; è perfino la call to action scritta sul bottone su cui clicchiamo durante un acquisto on line.

Praticamente, siamo circondati da parole.

La bellezza e complessità della scrittura sta nel fatto che ogni tipologia va studiata approfonditamente per poterla utilizzare al meglio. Ne parlavo proprio l’altro giorno con Alice Bergamin, che ha una società di marketing, Italiana Strategie, a Bassano del Grappa, che si occupa, oltre che di organizzare eventi aziendali, proprio di scrittura di contenuti per professionisti e imprese; ci siamo incrociati professionalmente proprio in quest’ultima veste, perché mi ha aiutato nella stesura dei testi del mio sito internet.

“Il fascino del mio lavoro è che non si finisce mai di imparare” e mi guarda sorridendo, con gli occhi che brillano di una passione quasi ancestrale. “Ho iniziato a vent’anni con i corsi di scrittura creativa di Giampiero Dalle Molle (giornalista de L’Arena e editorialista della rivista Inchiostro) e del critico letterario Marco Cavalli; quindi, nel tempo, ho approfondito varie tematiche: ho capito il potere delle parole scritte sul web grazie ai seminari e libri della sociolinguista Vera Gheno, del filosofo Bruno Mastroianni e dell’esperta in comunicazione Annamaria Testa; ho partecipato a tanti festival per seguire le tendenze, ho letto libri per approfondire gli aspetti collaterali della scrittura (neurobranding, SEO, storytelling aziendale, etc) e rimango collegata a molti esperti sui vari social per tenermi costantemente aggiornata e scambiare opinioni”.

Da come ne parla, sembra che il verbo scrivere vada a braccetto con studiare.

“Sì, effettivamente per fare il mio lavoro bisogna avere una gran voglia di imparare e approfondire, mettersi in gioco, accettare il costante confronto con gli altri professionisti; e soprattutto sfogliare spesso il dizionario e cercare appigli dai grandi”.

E la creatività in tutto questo, dove va a finire?

“La creatività è il fattore x della scrittura: è il guizzo nonostante le regole, è pensiero laterale, è empatia. È come dici tu nella tua homepage: è ciò che sgorga quando guardi un’azienda da un punto di vista differente”.

Concordo completamente con quanto mi ha detto Alice e lo scambio di idee avuto ha confermato una volta di più che la creatività è il fattore vincente che fa aver successo sia alle mie strategie che propongo alle aziende, che alla sua attività di scrittura di contenuti.

 

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